martedì 17 aprile 2018

IL FOOTBALL DA CAPORETTO A VITTORIO VENETO

5. Nei giorni della Rivoluzione d'ottobre

Nella notte tra il 6 e il 7 novembre – il 24 e il 25 ottobre secondo il calendario giuliano in vigore in Russia – i bolscevichi guidati da Lenin e Trotzki rovesciavano il governo provvisorio russo, quello cioè che guidava il Paese dopo la cacciata dello Zar nella primavera del 1917. iniziata a Pietrogrado, la rivoluzione ben presto si estese a gran parte dei territori russi e il comando fu preso da un governo provvisorio dei soviet. A Pietrogrado i rivoluzionari oltre al Palazzo d'Inverno si impossessarono subito della Banca di Stato, della stazione ferroviaria, degli uffici postali e giudiziari. Subito Lenin espone il programma rivoluzionari che si sostanziava in tre punti: cessazione immediata della guerra, controllo da parte del popolo dei mezzi di produzione e ripartizione della ricchezza1. Per ciò che qua ci interessa, il primo punto fu da subito perseguito e prevedeva la proposta a tutti i Paesi belligeranti di un immediato armistizio prodromico per una pace senza annessioni e senza indennità2. A tal fine in data 22 novembre Trotzki inviava a tutte le diplomazie un comunicato con il quale proponeva immediato armistizio e successiva pace “democratica”:
“”Colla presente ho l'onore informarvi che il congresso nazionale dei Consigli dei deputati degli operai e soldati ha stabilito il 26 ottobre scorso vecchio stile un nuovo Governo della Repubblica russa sotto forma di consiglio dei commissari del popolo. (…) Nell'attirare attenzione vostra sul testo della proposta d'armistizio e pace democratica senza annessioni né indennità fondata sul diritto dei popoli di disporre di se stessi ho l'onore pregarvi volere considerare differimento come una proposta formale di armistizio senza indugio su tutti i fronti e dell'inizio senza ritardo dei negoziati di pace, una proposta che il Governo plenipotenziario della Repubblica russa indirizza simultaneamente a tutti i popoli e governi belligeranti.”
E' di tutta evidenza l'importanza di questa comunicazione, poiché soltanto la Germania la prenderà seriamente in considerazione e arriverà a stipulare una pace con la Russia rivoluzionaria. gli Alleati decisero invece che non avrebbero potuto prendere in seria considerazione il contenuto della richiesta poiché “essi non potevano riconoscere un governo creato unicamente dalla forma”. Simultaneamente veniva pure deciso di tenere segreta la proposta di Trotzki “per non incoraggiare massimalisti”3.
Così soltanto la Germania arrivò a concordare con la Russia in dicembre un armistizio e ad aprire i lavori per giungere alla pace, caduto nel vuoto un nuovo appello fatto da Trotzki con un comunicato del 28 novembre nel quale invitava ancora una volta tutti i governi belligeranti la loro disponibilità ad iniziare in data 1° dicembre le trattative per armistizio e pace generale. Nello stesso comunicato Trotzki aggiungeva che se i “popoli alleati non consentono intavolare trattative suddette Russia le continuerà da sola”4.
E così sarà. La Germania alla richiesta russa risponde affermativamente ed immediatamente le operazioni militari sul fronte russo vengono sospese e fissata la data del 2 dicembre quale inizio delle trattative5.
Intanto mentre la Coppa Mauro proseguiva con Milan e Internazionale che al termine del girone di andata rinsaldavano la loro leadership di classifica, l'Internazionale di Napoli disputava un'amichevole contro una squadra di marinai inglesi dell'imbarcazione Island, vincendo 4 a 16.


1 DDI, Serie V, Vol. IX, n.401
2 DDI, Serie V, Vol. IX, n.483,491,503
3 DDI, Serie V, Vol. IX, n.518
4 DDI, Serie V, Vol. IX, n.576
5 DDI, Serie V, Vol. IX, n.587
6 Cfr. La Gazzetta dello Sport del 12 novembre 1917, n°314

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