martedì 24 maggio 2016

COPA AMERICA 1916

QUANDO LA COPA AMERICA NON ERA ANCORA COPA AMERICA (Parte 1)

Mentre in Europa imperversava un conflitto bellico che da lì a poco sarebbe sconfinato in tutto il mondo (o quasi), dall'altra parte dell'Atlantico, Argentina, Brasile e Cile stringevano un patto di non aggressione e cooperazione - il Pacto do ABC – con la finalità di porre un argine alla sempre più penetrante influenza statunitense nei Paesi dell'America Latina.
Se questo accordo, pur non essendo mai ufficialmente entrato in vigore per la mancata ratifica da parte dell'Argentina e del Cile ma sostanzialmente rispettato nei fatti, fu importante a livello politico ed economico, bello è pensare che possa essere stato in qualche modo prodromico per una storia che a noi interessa maggiormente, perchè proprio quella storia quest'anno taglia il traguardo dei 100 anni. Le tre nazioni prima menzionate, assieme all'Uruguay, infatti, nel 1916 diedero vita ad un torneo di futebol che prevedeva la partecipazione delle rispettive squadre rappresentative. 
Come sede di quel torneo fu scelta l'Argentina che proprio in quell'anno celebrava il primo centenario dell'indipendenza, proclamata solennemente a Tucuman il 9 luglio 1816, a seguito delle campagne condotte tra il 1814 e il 1817 da Simon Bolivar e Josè de San Martin.

Tutte le partite vennero giocate a Buenos Aires dal 2 al 17 luglio del 1916 e, come detto, a contendersi la vittoria furono le selezioni di Argentina, Brasile, Cile ed Uruguay, nazioni che, proprio in quei giorni, diedero vita alla Confederazione Sudamericana del Football (CONMEBOL). Nasceva così il primo Campeonato sudamericano de selecciones, che non era ancora Copa America ma c'eravamo quasi.
Luciano Sartirana, nel suo monumentale Nel settimo creò il Maracanã, racconta di come la Seleção brasileira raggiunse Buenos Aires:
La Federação aveva prenotato i posti per calciatori e delegazione sulla nave Jupiter, dove viaggiano anche parlamentari brasiliani diretti nella capitale argentina in occasione del centenario dell'indipendenza di quel Paese. Saputo che avrebbe viaggiato con dei calciatori, il senatore nahiano Rui Barbosa dichiara che non avrebbe mai condiviso la nave con quella gentaglia (che definisce “vagabondi disoccupati”), né lui né i suoi colleghi. Qualcuno prova ad informarlo che la eleção è composta da persone chiques, commercianti, professionisti, figli di senatori...niente, non ci sente. I calciatori brasiliani devono scendere e prendere il treno per 2.638 chilometri”1
Arrivati dunque tutti a Buenos Aires la competizione poteva cominciare; la formula prevedeva un torneo all'italiana con classifica finale.

(Continua - 1)


1LUCIANO, SARTIRANA, Nel settimo creò il Maracanã, Edizioni del Gattaccio, Milano, 2013, Pag. 40

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